Io dico no all'ecobio e dico si a Sephora

Questa storia comincia in un soleggiato giorno di primavera nell'anno 2013. Era uno di quei giorni passati a casa con il pigiama e i capelli sfatti, uno di quei giorni di noia che volevo risollevare prendendomi cura della pelle del mio bel faccino. Decido che è ora dello scurb, peccato che mi sia dimenticata di ricomprarlo. Allora penso di ripiegare sul classico miele+zucchero, che gratta via qualunque cosa. Apro la dispensa e niente miele. Visto che avevo zero voglia di uscire, decido di cercare su google come farmi uno scrub con le cose che avevo in casa. Nel giro di un'ora scopro che c'è tutto un mondo che pensa che i produttori di cosmetici mettano un sacco di schifezze nei prodotti che vendono, ingredienti dannosi che rovinano la pelle, fanno venire i tumori o nei migliori dei casi non fanno niente. Allora la vocina dell'italiano medio comincia ad urlare dentro la mia testa che non potevo continuare a farmi prendere in giro dalla "kasta dei produttori di cosmetici!!1!11!". Basta cosmetici con finti estratti naturali che invece hanno derivati del petrolio e siliconi! Decido di approfondire ancora la ricerca e trovo sfilze di ingredienti dannosi. Inorridisco e decido che mai più dimeticone nella mia vita. Prendo tutti i miei cosmetici, controllo l'INCI e con sommo orrore scopro che contenevano tutti almeno uno di quei malefici ingredienti. Il giorno dopo sono andata a comprare una nuova crema viso e così è cominciato un lunghissimo anno di pelle unta che si squamava, punti neri che si moltiplicavano ogni sera e capelli sporchi due ore dopo lo shampoo.

Avevo notato da subito il netto peggioramento delle condizioni della mia pelle così ho cercato i motivi e scopro che ci vuole un po' di tempo perchè la pelle si abitui ai nuovi prodotti e alle sostanze naturali, tempo di un mese o due. Nel frattempo continuavo a convincermi che fosse la scelta giusta, che alla lunga avrei avuto una pelle che manco con photoshop. E invece faceva sempre più schifo. In inverno era proprio una merda, squamavo ed ero unta. L'estate ancora peggio squamavo ed ero unta ma il sudore sembrava peggiorare la situa. Giravo praticamente sempre struccata, avevo una bbcream ecobio per pelli secche che mi faceva seccare la pelle e me la ungeva, il fondotinta minerale mi seccava tutto e quando lo mettevo volevo grattarmi via la faccia. Pensavo non potesse andare peggio e invece ecco che sul mento, dove la pelle era più secca, cominciano a formarsi delle macchie scure come se mi fossi abbronzata solo lì. Quella è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Un pomeriggio di giugno 2014 ero in centro e sono entrata da Sephora senza neanche sapere cosa volevo. Dopo poco esco dal negozio con una crema per il viso marchio Sephora e una maschera idratante sempre di Sephora. Quella sera prima di andare a dormire li usai. Il giorno dopo la mia pelle sembrava rinata. IL FOTTUTISSIMO GIORNO DOPO. Un anno di pelle merdosissima risolta in una notte! Ok i punti neri erano ancora là ma no more pelle che squama e no more pelle unta abbastanza per condire la pasta per 12 persone.

Quel giorno ho messo in dubbio tutte le presunte verità delle integraliste della religione dell'ecobio. Mi è passata la fobia dell'inci e ho deciso di sbattermene le palle. Meglio i siliconi che vergognarmi di uscire per come è ridotta la mia faccia.
 
È passato meno di un anno, la mia pelle è migliorata un casino ma i punti neri acquisiti nel periodo ecobio non riesco a debellarli. Ho provato diverse creme nel frattempo e mi sono trovata bene con tutte, ma la mia preferita è l'eclat du jour di Clarins che manco a dirlo ha il dimeticone.

Tutto questo pippone per dire che se avete già una bella pelle, se non avete problemi con i cosmetici tradizionali pensateci bene prima di passare all'ecobio fate dei test e se la pelle reagisce male smettete e tornate indietro. Tanto anche la moda dell'ecobio, come quella del minimalismo, passerà; abbiate fede.